dimanche 2 décembre 2012

Primarie del PD: i brogli iniziano ancora prima dei voti ?!*

* Versione in francese nel post precedente.. Questo testo dimostra, tra l’altro, che (1) contrariamente al buon vino una parte della sinistra italiana non migliora col passar del tempo e (2) l’UMP francese non è assolutamente l’unico partito ad avere avuto dei problemi  durante le primarie – ma almeno all’UMP i problemi riguardano solo i capi.

Questa settimana la vita politica italiana è stata dominata dalle primarie del Partito Démocratico. Visto che le idee di Matteo Renzi ci piacciono molto e che non avevamo potuto registrarci prima (a causa del lavoro per me e della salute per lei), io e una mia amica che vive in Italia abbiamo deciso di provare a registrarci per votare almeno al secondo turno. 

Mi direte: “Facile! Un partito “démocratico” dovrebbe incoraggiare la partecipazione di tutti i suoi elettori, ha dovuto essere una passeggiata!” Ebbene, perdete le vostre illusioni.

Come scoprirete leggendo questo post, è stata una via crucis e il partito ha dimostrato di essere bloccato, burocratizzato e controllato da una nomenklatura simile a quella dei vecchi comunisti. Insomma, molto poco “démocratico”.

Per me, non c'è stato niente da fare: il sito internet per l'iscrizione degli italiani all'estero è restato bloccato al 20 novembre, e così i ritardatari sono stati esclusi di fatto dalla possibilità di votare al secondo turno, 

Per gli italiani "in patria" è stato un po' diverso. All'inizio la nomenklatura ha negato in blocco e su tutti i mass media che si potesse votare al secondo turno. Poi si è scoperto che si sarebbe potuto votare, ma a patto di fornire una "giustificatione" tra il 29 e il 30 novembre. Si si, avete capito bene, una giustificazione comme alle scuole elementari (a dir poco ridicolo...). Visto che la maggior  parte delle persone lavoravano e non avevano il tempo di recarsi personalmente ai comitati provinciali del partito (già detto così fa pensare ai vecchi partiti del tempo andato) per presentare la giustificatione, gli si poteva anche inviare un'e-mail "scusandosi" di non essersi iscritti prima. 
Il sito domenicavoto.it (creato dalla squadra di Matteo Renzi) facilitava di molto questo invio, permettendo di creare una mail-tipo che specificava perché non ci si era potuti iscrivere prima. 

La mia amica ha quindi colto l'occasione al volo e, attraverso il sito domenicavoto.it, ha mandato una mail al comitato provinciale di Sassari (giusto per non nominarlo) chiedendo di essere iscritta per il secondo turno ed evocando dei "motivi di salute" come giustificazione. 

Visto che non aveva ricevuto nessuna risposta, mi ha chiesto di dare un'occhiata alla sua casella di posta elettronica. In questo modo ho potuto constatare che la sua e-mail era stata rifiutata dal server di posta entrante del partito. A questo punto l'ho chiamata e le ho detto di andare comunique al seggio l'indomani (cioè oggi, domenica), per provare a spiegare la situazione in quella sede. 

Siccome questa storia di e-mail mi sembrava troppo strana, ho chiamato il comitato provinciale di Sassari e per semplificare le cose mi son fatta passare per lei (tra amiche lo si può fare!). Quello che segue è il riassunto della conversazione tra me e la persona che ha risposto al telefono. 

Prima di tutto, ho dovuto rinviare la notifica di “Mail delivery failed” a un altro indirizzo mail. Prima si è cercato di dare le colpe a me (ha mandato l'e-mail in ritardo?) e al mio provider (è il suo server che non funziona?), poi la signora si è dovuta piegare all'evidenza che era stato il loro server a respingere la mia mail. 

A questo punto, ho chiesto se avrei potuto votare lo stesso, visto che era colpa loro se la mia e-mail non era stata ricevuta. Mi è stato risposto che no, visto che ero in ritardo. Ho chiesto come fosse possibile. Mi è stato risposto che ad ogni maniera la mia mail non era soddisfacente e sarebbe stata rifiutata perché non era abbastanza precisa.

Ho chiesto in cosa l'e-mail fosse vaga. Mi è stato detto che avrei dovuto menzionare esattamente la mia patologia. Ho risposto che esiste la privacy e che non me ne vado in giro a raccontare tutti i miei malanni alla gente.

In seguito, mi è stato detto che ad ogni modo il comitato provinciale di Sarrari ha ricevuto più di 500 e-mails aventi tutte la stessa struttura (cioè quella creata attraverso lo script del sito domenicavoto.it) e che sono state tutte respinte per principio e senza inviare alcuna notifica ai loro mittenti. 

Ho chiesto perché. Mi è sttao detto che erano troppo simili. Ho risposto che non si trattava di un concorso di scrittura. 

Mi è stato detto che se avessi veramente voluto votare mi sarei iscritta prima. Ho risposto che (1) la mia telefonata era già un indice del fatto che volessi veramente votare e (2) era inammissibile che in più mi si facesse la morale. Mi è stato risposto che avevo rinunciato al diritto alla privacy firmando il "manifesto dell'elettore". Ho risposto che non c'era nessun rapporto tra le due cose, e che la salute è qualcosa di diverso. 

Ho chiesto di nuovo perché le e-mail fossero state respinte. Ho precisato che il partito mi sembrava molto burocratico e molto poco democratico. Mi è stto risposto che io e tutti gli atri che avevano inviato le e-mail volevamo disturbare il partito e che eravamo in malafede, Mi è sttao chiiuso il telefono in faccia. 

A questo punto, ho richiamato la mia amica. Le ho raccontato di questa telefonata. Mi ha detto che non proverà nemmeno ad andare al seggio e che non voterà mai più per il Partito Democratico. Le ho fatto i complimenti per aver risparmiato due euro (il contributo chiesto per partecipare al voto) e le ho consigliato di usarli per giocare al lotto, è più probabile vincere al lotto che tirar fuori qualcosa di buono da questo partito. 

Questo aneddoto vi informa del fatto che sembrano esserci stati brogli (e, se non brogli, decisioni poco trasparenti) almeno nella sezione di Sassari. Personalmente, sono disgustata dal Partito Democratico e, se Matteo Renzi non vince (cambiando, si spera, un bel po' di cosette), non lo seguirò più ne da vicino nè da lontano.

PS. É di ieri in tarda serata la notizia che su almeno 128.133 richieste di voto solo 7094 sono state accettate. Non si tratta quindi di un caso isolato.

Per il momento, mi accontento della citazione di Simon & Garfunkel: “Laugh about it, shout about it when you’ve got to choose…anyway you look at it you loose”. 

1 commentaire:

  1. ALLUCINANTE!!!!! Ma un partito non dovrebbe essere contento se gli arrivano voti in più di quelli della volta precedente??????? E questo blocco per altri voti nuovi, per Renzi o Bersani che fossero, non rischia di allontanare le persone verso i temuti lidi "dell'antipolitica"?
    Ai posteri l'ardua sentenza.

    Un abbraccio Francesca

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